Anna Cipriani
Laureata in Scienze dell’Educazione presso l’Università di Bologna, diplomata operatrice Shiatsu (FISIEO)

Il massaggio infantile non è una terapia, nè una tecnica, è un modo di stare con il proprio bambino.

E’ un’antica tradizione presente in molte culture ed è stata riscoperta recentemente anche in

Occidente. Recenti ricerche hanno confermato l’effetto positivo del massaggio sullo sviluppo e

sulla maturazione del bambino a diversi livelli.

E’ un mezzo privilegiato per comunicare ed essere in contatto con il proprio bambino, favorisce il legame di attaccamento e rafforza la relazione genitore-bambino, facilita la conoscenza delle parti del corpo sviluppando l’immagine di sè, aiuta il bambino a scaricare e dare sollievo alle tensioni provocate da situazioni nuove, può essere un buon aiuto nei disturbi del ritmo sonno-veglia, è un’ esperienza di profondo contatto affettivo tra genitore e bambino e in questo modo si rilassano entrambi.

E’ un processo di reciprocità, è l’inizio di ciò che sarà il processo di attaccamento cioè di quel momento magico in cui la mamma si innamora del suo bambino. Il bonding si può anche definire come la relazione unica e duratura nel tempo tra due individui (come tra genitore e figlio). E’ un processo più che un evento, è la dinamica di base dell’esistenza umana.

E’ consigliabile massaggiare i bambini con oli di alta qualità, inodori e spremuti a freddo,

preferibilmente di origine vegetale-biologica. Gli oli vengono utilizzati perchè permettono alle mani di scorrere più morbidamente.

Per organizzare un ambiente ottimale per il massaggio al neonato l’ambiente deve essere riscaldato, le luci soffuse, usare un materassino, un cuscino o una ciambella da allattamento, una ciotolina con un po’ di olio per il massaggio, una traversina, eventualmente degli asciugamani o coperte e, se si vuole, della musica rilassante.

Anche a casa si può creare una routine del massaggio per farlo diventare un momento di intimità e di sostegno. Prima del massaggio è meglio togliersi tutti gli oggetti che possono irritare il bambino (orologi, braccialetti, anelli…). La cosa importante è che sia il genitore che il bambino devono sentirsi comodi.

Certo, se è possibile anche i papà dovrebbero poter massaggiare il loro bambino, è un

meraviglioso strumento per interagire intimamente con lui. Se il papà non può partecipare al corso la mamma può insegnare il massaggio a casa in modo da renderlo partecipe ed attivo alla cura e al benessere del bambino.

Gli incontri proposti comprendono: apprendimento pratico della SEQUENZA completa dei massaggi, momenti di riflessione sul rafforzo del legame genitori-figli, apprendimento di modalità che possono dare sollievo al bambino che soffre di stipsi, meteorismo, coliche addominali e pianto. Come ultimo punto, ma non meno importante, il corso da la possibilità ai genitori di incontrarsi, socializzare e condividere le proprie esperienze.